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I non morti sono creature di warhammer create da Nagash mediante l’incantesimo del risveglio. Furono introdotti all'interno del gioco di Warhammer Fantasy nel 1994 con il rilascio del primo esercito di Warhammer: libro Undead.  Prima di allora essi erano stati solo citati. La maggior parte dei non morti causa paura o terrore negli umani. Si possono trovare in molte parti del Vecchio Mondo, ma ci sono zone dove essi non possono riposare facilmente.  La principale di questi luoghi è la Sylvania, la provincia dell'impero governata dai Vampiri Von Carstein. Degni di nota sono anche la deserti d'Arabia, Nehekara, e naturalmente Nagashizzar, la fortezza di Nagash.

 
STORIA DEI NON MORTI E DI NAGASH
Nagash, Signore Della Nonmorte

Nagash è il più potente necromante mai nato, mutato in Lich e in grado di comandare i non morti. È stato la causa della distruzione di un'intera civiltà e della nascita dei Non Morti. Nagash, il Maledetto, era all'origine il più colto e potente dei sacerdoti di Khemri; nonostante questo, era assetato di potere. Dopo la morte di suo padre, Khetep (primo re della Terza Dinastia) suo fratello maggiore, Thutep, ereditò il trono. Non molto tempo dopo, in una notte annuvolata e senza luna, Nagash accoltellò il fratello e lo seppellì ancora vivo nella tomba di famiglia. Il giorno dopo, con le mani ancora insanguinate, Nagash reclamò il trono di Nekhekara. Si dice che quando Nagash era giovane alcuni Elfi Oscuri prigionieri, dietro la promessa della libertà, accettarono di insegnargli la magia. La sete di potere del sacerdote gli permise di superare rapidamente i suoi maestri; terminata la loro utilità, furono sepolti vivi. Con i suoi poteri, Nagash evocò demoni servitori, che gli permisero di aumentare ancora le sue conoscenze. Fondendo tale magia con la sua conoscenza della non-vita, imparata durante il suo sacerdozio, Nagash creò una nuova forma di magia: la Necromanzia. Tale potere lo rese immortale e in grado di far risorgere e comandare i morti. Durante il suo regno di terrore innumerevoli schiavi lavorarono per cinquant'anni, erigendo una gigantesca piramide di ossidiana, quella che sarà chiamata la Piramide Nera di Nagash. Il re trascrisse tutta la sua conoscenza in nove libri, con pergamena di pelle umana e scritti con sangue umano: i tristemente famosi Nove Libri di Nagash. Molti a Khemri si sottomisero, attirati dalla promessa dell'immortalità; tra loro Arkhan il Nero, suo luogotenente, e un terzo dei sacerdoti di Khemri. Ma gli altri re di Khemri non erano felici di tale governo. Così fu creato un grande esercito, con la forza delle sette città minori, e i sette re marciarono contro Khemri.

Nagash non era un avversario facile da battere: al suo ordine, un'armata di scheletri sorse dalla terra, per marciare contro il nemico. Nella cultura di Nekekhara, terrorizzata e ossessionata dalla morte, era la blasfemia definitiva. Molti fuggirono di fronte a quel terrorizzante spettacolo, ma alla fine Nagash fu sconfitto. Il necromante fuggì a nordest, maledicendo la sua terra natale. I vincitori chiesero la distruzione di tutto ciò che era stato creato sotto Nagash, inclusi i suoi Libri; ma di questi ultimi qualcuno sopravvisse. Nagash vagò a lungo nel deserto. Raccontano che giunse in punto di morte, ma che riuscì a ingannarla e riemerse sotto forma di Liche: il primo e più potente della sua stirpe. Alla fine giunse al picco dello Zoppo, dove scoprì le virtù della Warpietra e costruì la sua fortenza, Nagashizzar. Il necromante scoprì come manipolare la Warpietra e iniziò a forgiare molti dei suoi più noti artefatti. L'esposizione alla Warpietra mutò profondamente la sua forma fisica; dopo alcuni secoli, non era più neanche riconoscibile come umano. Una simile quantità di Warpietra attirò gli Skaven che combatterono una lunga guerra con Nagash; l'esercito nemico era numeroso, ma il potere del necromante era semplicemente troppo grande per essere sopraffatto. Si giunse a una tregua. Gli Skaven avrebbero potuto prendere la Warpietra, se avessero attirato le tribù degli Orchi nei pozzi scavati sotto la fortezza. Per centinaia di anni a Nekekhara i re governarono come avevano sempre fatto. A Lahmia, però, la regina Nefereta rinvenne una copia dei Libri di Nagash; fu subito attratta dall'immenso potere del necromante. Ella fece un patto con Nagash; preparò un elisir, partendo da suo stesso sangue, e bevette... Nel momento in cui il liquido toccò le sue labbra il cuore di Nefereta si fermò, e il suo corpo non fu più in grado di sopportare il sole. La Regina era divenuta un vampiro, il primo vampiro della storia. Nefereta raccolse i suoi dodici più fidati luogotenenti, dando a ciascuno un sorso dell'elisir. Erano nati i dodici Maestri Vampiri, da cui tutti i vampiri hanno avuto origine. Temendo l'ira degli dei, il Re di Khemri Alcadizaar raccolse un vasto esercito e mosse contro Lahmia. Il paese fu schiacciato e la regina fuggì, con tutti coloro che si erano convertiti alla notte. Nella distruzione di Lahmia andarono perduti i Libri di Nagash. Il necromante accolse i fuggiaschi, nominando i dodici Maestri generali del suo esercito. Nagash dichiarò guerra a Nekekhara. Sfortunatamente il suo nemico, Alcadizaar il Conquistatore, era il più grande generale della sua era (forse il più grande che Khemri ebbe mai). Dopo una serie di sanguinose battaglie, l'esercito di Nagash fu respinto. Il necormante scaricò la sua furia sui Vampiri. I dodici fuggirono, spargendo la loro maledizione nel mondo. Nagash allora concepì un piano demoniaco; se lui non poteva governare Nekekhara, nessun altro lo avrebbe mai più potuto fare. Nella prima fase il necromante avvelenò il fiume Vitea, vitale fonte d'acqua per tutto il popolo di Nekekhara. Il fiume divenne nero e corrotto e da allora è stato ribattezzato River Mortis. Subito dopo, Nagash liberò il suo potere, scatenando una pestilenza sulla sua terra natale. Alcadizaar fu costretto a guardare impotente, mentre i suoi cari morivano (sua moglie e i suoi figli furono uccisi dalla peste) e il suo regno si schiantava sotto di lui. Quando un nuovo esercito di non morti raggiunse Nekekhara le difese raccogliticce furono spazzate via e lo stesso Alcadizaar fu catturato. Nagash non lo uccise, preferendo imprigionarlo per poi torturarlo. Fu allora che il Gran Necromante raccolse le forze e iniziò a lanciare uno dei più potenti e complessi incantesimi di tutti i tempi. Nagash scatenò un'onda di potere magico sul regno, che uccideva tutti coloro che venivano in contatto con essa. In breve tutto il popolo di Nekekhara morì. Terminata la prima fase, Nagash crollò sul suo trono, recuperando le forze per terminare l'incantesimo. Avrebbe fatto risorgere l'intero popolo, creando un'immensa armata di non morti, e sarebbe partito alla conquista del mondo. Gli Skaven capirono di essere il primo bersaglio del Necromante, e in fretta e furia idearono un piano per sconfiggerlo. Crearono una spada, dalla lama di Warpietra, coperta di rune letali per chiunque le leggesse. Una pattuglia di Skaven liberò Alcadizaar e gli consegnò l'arma. Nagash era ancora debole, quando Alcadizaar si lanciò nella sala del trono e lo attaccò, mozzandogli una mano. Il Necromante si riprese immediatamente, lanciando potenti magie distruttive contro il re. Entrambi erano stanchissimi, ma erano anche formidabili spadaccini. Il Consiglio dei Tredici usò tutto il proprio potere per difendere il re, anche se questo significava essere uccisi dai poteri di Nagash. Preso dalla furia, Alcadizaar colpì Nagash con un diluvio di fendenti, riducendolo a pezzettini. Subito dopo il re impazzì: strappò la Corona di Nagash dalla testa dello sconfitto e fuggì, vagando per il suo regno spopolato e distrutto. Non è noto se la follia venisse dal suo animo o dalla lama in Warpietra della sua spada. Quando morì gli artefatti che portava con sé furono razziati. Gli Skaven accesero un'enorme fuoco, alimentandolo con la Warpietra, e bruciarono i resti di Nagash, spargendo le sue ceneri nel mondo. Resurrezione L'incantesimo di Nagash non era completo, ma fu sufficiente a risvegliare gli antichi re di Nekekhara, sepolti da innumerevoli anni, e a trasformare il regno in un deserto. I re, furiosi di non essere risorti in paradiso, cominciarono a raccogliere i propri eserciti. Nagash, cercando di indebolire Nekhekara, l'aveva in realtà resa più forte: il dominio di Settra e dei suoi pari, i Re dei Sepolcri, era cominciato. Nagash era immortale, nemmeno la Warpietra poteva fermarlo. Così, granello per granello, il suo corpo si rimise insieme ed egli risorse; perché questo avvenisse, gli furono necessari mille anni. Una serie di amare sorprese lo attendevano. La resurrezione lo aveva indebolito moltissimo; il potere che gli aveva permesso di distruggere un popolo era solo un ricordo. E ora Nekekhara era difesa da re non morti, con eserciti potenti quanto i suoi. Il necromante si incontrò con Settra, il più forte dei Re dei Sepolcri, sfidandolo a duello per il dominio della sua terra. Settra, furioso per ciò che Nagash aveva fatto al suo popolo e in quel momento molto più forte, lo scacciò da Nekekhara. Ritornando alla sua fortezza scoprì che gli Skaven avevano scavato via la maggior parte della Warpietra. Seppur debole, gli bastò una notte per scacciare gli occupanti abusivi del Picco dello Zoppo. Pocihè la Warpietra era quasi esaurita, dopo pochi tentativi di riconquista gli Skaven abbandonarono per sempre il luogo. Nagash sapeva che, per riavere i supoi pieni poteri, doveva riottenere i suoi artefatti. Uno dei più importanti era la sua Corona di ferro: dopo essere stata strappata dal cadavere di Alcadizaar era arrivata nelle Terre Selvaggie, dove era stata conquistata dagli Orchi. Orchi che erano poi stati sconfitti da Sigmar. Nagash raccolse un esercito e attaccò l'Impero, ma fu sconfitto e ucciso da Sigmar in persona. Secondo Mannfred Von Carstein i vampiri non lo seguirono in battaglia. Mentre veniva sconfitto Nagash lanciò una maledizione verso i traditori: la loro stirpe sarebbe sempre stata debole contro il potere di Sigmar. La fede in qualsiasi dio è un grande aiuto contro i vampiri, ma effettivamente il Culto di Sigmar appare più forte contro di essi. Tempi attuali 1666 anni dopo tale sconfitta, Nagash risorse nuovamente, nella Notte dei Morti Senza Riposo. Sono passati mille anni dall'ultima resurrezione e si crede che Nagash stia lentamente ricostituendo il suo potere. Anche se è solo una pallida ombra del se stesso di tanti anni fa, è comunque uno degli esseri più potenti del mondo. Sa di non potersi permettere altri azzardi, quindi sta aspettando il momento giusto per raccogliere i suoi eserciti e ripartire alla conquista del mondo.

 

LEGIONI DEI NON MORTI

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Negromanti: Gli uomini che si sono rivolti alle arti oscure in un disperato tentativo di preservare la propria carne.  Sono in genere i maestri del non-morti, perché è la loro magia che lega i cadaveri al piano materiale.
Lich : Questo è ciò che diventa un Negromante di un successo.  L'anima è legata al corpo, in modo che il mago non può morire di morte naturale, ma può ancora essere distrutto da un avversario. I Lich somigliano a cadaveri ambulanti, e molti - come lui stesso Nagash - erano solo scheletri animati avvolti nelle loro vesti.
Wraith : Se un negromante non raggiunge il livello di padronanza necessaria per diventare un lich, questo è ciò che ne sarà di lui. I Wraith sono creature terrificanti che non sono più in possesso di un corpo fisico, ma il cui timore di disperdere nell'oblio all'interno del regno del Caos li lega al regno fisico, in una esistenza vuota di tormento senza fine.
Re dei sepolcri: sono il corrispettivo delle mummie.
Vampiri : Sono esseri potenti. Possono vivere per secoli e continuano a crescere in potenza man mano che invecchiano. Sono esseri intelligenti e perfidi, divisi in vari clan.
Scheletri e zombie: Questi sono i cadaveri di guerrieri caduti che sono stati animati da un negromante per fare gli ordini del padrone.  Essi non hanno alcun pensiero cosciente e non sono combattenti abili.  Il loro unico vantaggio è che non sono vivi.  Non sentono dolore, fame, freddo, caldo, vento, pioggia, niente.  Essi semplicemente continuare il loro crociata fino alla loro padrone non decida altrimenti.

Spettri : Sono guerrieri, re o personaggi potenti morti e resuscitati da un neccromante. Sono incorporei, suscitano paura e terrore. Feriscono il nemico che non può colpirli.

Banshees : Sono frammenti dello spirito di donne morte in modo brutale. Il loro grido è il presagio di morte, e quando la gente sente il lamento banshee, essi tremare dalla paura.
Ghoul : essi NON SONO non morti. Sono umani cannibali. Si nutrono della carne dei cadaveri e sono soliti frequentare, i vampiri. Questi si cibano di sangue lasciando i corpi delle loro vittime ai ghoul che se ne cibano.

 

PERSONAGGI SPECIALI

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•Nagash
Nagash è il primo e più grande di tutti Negromanti.  Il suo potere è senza rivali, e la sua vasta conoscenza, che abbraccia il corso dei secoli.  La sua tana è Nagashizzar , una regione in cui vive la paura di andare.  A causa degli effetti di secoli di consumo Warpietra, Nagash trova ben più di 15 metri di altezza.  Egli porta la Mortis grande spada, e lui stesso indossa armatura moda fuori meteoriche di ferro, chiamato Armour Nera di Nagash.  Nagash era originariamente insegnato le basi della magia nera catturata da maghe Dark Elf di Magia Oscura che sono stati abbandonati lungo le coste dell'antica Nehekhara.
•Krell

Krell era un possente Campione del Caos molto tempo prima della nascita dell'Impero. All'epoca gli uomini erano divisi in poche, sparpagliate tribù di barbari con poche conoscenze ed ancora meno capacità. Krell governava una di queste tribù che fu corrotta dal dio Khorne. In breve Krell formò un impero tra i barbari del Nord e poi si rivolse contro i Nani nel Sud. Tutto ciò avvenne nel periodo che i Nani chiamano il Tempo del Dolore, quando il loro impero fu prima devastato da terremoti ed eruzioni e poi assalito da orde di Orchi e Goblin, Skaven ed altre creature malvagie. Krell si alleò con i Goblin delle Tenebre che sciamavano contro le roccaforti di Karak Ungor e Karak Varn ed il suo nome è stato più volte registrato sul Grande Libro dei Rancori. Venne infine ucciso dall'eroe Grimbul Elmodiferro durante l'assedio di Karak Kadrin. I seguaci di Krell portarono via il suo corpo e lo tumularono in una tetra tomba di ferro battuto sul confine della regione ora conosciuta come Desolazione del Caos. Circa 1.500 anni più tardi, mentre stava cercando la Corona della Stregoneria, Nagash capitò sulla tomba di Krell. Egli aveva appreso molto riguardo Krell ed il suo breve, ma violento regno e così, riportò in vita il possente guerriero. Krell venne messo alla testa di una delle legioni di Nonmorti di Nagash durante la Battaglia del Fiume Reik contro le forze di Sigmar. L'esercito di Krell aveva il compito di attaccare i Nani alleati dell'Impero fornendogli così l'occasione per vendicarsi della sconfitta subita secoli addietro. Guidando le proprie orde dalla prima linea, Krell si scontrò contro il muro di scudi dei Nani. La battaglia infuriò violenta con i Nani che, cantando gli inni degli avi, si rifiutavano cocciutamente di arretrare di fronte alle innumerevoli schiere di Nonmorti. Proprio quando sembrò che la linea dei Nani dovesse cedere, Sigmar abbattè Nagash. All'istante gli eserciti dei Nonmorti collassarono al suolo, intere legioni venendo a mancare la volontà di Nagash di tenerle nel mondo dei vivi, divennero polvere. Solo Krell sopravvisse alla testa delle sue truppe e riuscì a malapena ad aprirsi la strada attraverso la linea dei Nani e fuggire. Le forze di Sigmar, esauste a causa della battaglia, non inseguirono immediatamente Krell. Questo si rivelò un errore, in quanto le debolezze degli umani non preoccupavano nè lui nè i suoi Nonmorti. Marciando giorno e notte, Krell guidò ciò che rimaneva delle sue truppe in una danza di distruzione che aprì una sanguinosa via nel novello Impero. Intere comunità vennero annientate, villaggi saccheggiati e castelli bruciati, mentre le città si riempivano di rifugiati in fuga dall'armata di Krell. Venne infine accerchiato da un esercito comandato da Sigmar, sconfitto alla Battaglia del Lago Ghiacciato ed imprigionato in una tomba costruita magicamente. Ai giorni nostri, le storie di Krell e della Legione Maledetta vengono ancora raccontate intorno ai fuochi degli accampamenti e nelle taverne dell'Impero. Centinaia di anni dopo, Heinrich Kemmler trovò casualmente la tomba di Krell, strinse un patto con il guerriero e lo liberò dalle catene, o almeno così pensava. In realtà le peregrinazioni senza meta di Kemmler nelle montagne erano state abilmente guidate dalla volontà di Nagash in modo da riunire il Signore dei Liche con Krell e scatenare due campioni contro la Bretonnia. I piani di Nagash subirono un ritardo a causa delle gravi perdite subite alla Battaglia dell'Abbazia di La Maisontaal, ma con il tempo daranno i loro frutti.

Heinrich Kemmler, la Lichemaster

Kemmler era un maestro Negromante che portò enormi legioni di non morti con la sua corte di apprendisti ambiziosi.  Man mano però che le sue legioni  crescevano diventavano rivali e un giorno attaccarono il loro padrone.  Kemmler fuggì, ha vagato per anni fino a quando si è imbattuto nella tomba di Krell. Quando Nagash tornò si unì a lui.  In seguito stipulò un patto con la divinità del Caos per ristabilire il suo potere in cambio di seminare morte e distruzione in loro nome. 

•Arkhan il Nero
Il primo allievo generale e più potente di Nagash.  Fu ucciso copertura Nagash ritirata dalla città di Khemri.  La bellezza della Negromanzia significa però che è stato fatto tornare in seguito da parte di imbarcazioni fallo di Nagash.
 

I vampiri sono esseri potenti. Possono vivere per secoli e continuano a crescere in potenza man mano che invecchiano. Sono intelligenti e perfidi, possono assumere forme diverse (lupi, pipistrelli), fare incantesimi, sono molto agili, forti, veloci, rigenerano le loro ferite, vivono di notte e si nutrono del sangue delle loro vittime. Possono sembrare umani ma nei loro corpi morti non vi è alcuna traccia di umanità. Essi infatti conservano lo stesso aspetto che aveva in vita, tranne per il fatto che sono notevolmente pallidi, non proiettano ombra, non riflettono la loro immagine nello specchio ed i loro canini sono relativamente grandi. Vivono in gruppi, (branchi) in cui il capo è l'essere più forte.

ORIGINI
La nascita dei Vampiri è frutto delle Elisir di lunga vita, che Nagash aveva scoperto. Quando Nagash torno' a Lamhia portandosi dietro le tetre Pergamene Nere, fatte con pelle umana e vergate con lo stesso sangue dello stregone, venne accolto con non molto entusiasmo; egli non aveva ancora il potere di arrestare l'avanzare del tempo sul suo corpo; Presto infatti, il suo corpo comincio' a decomporsi rendendolo somigliante ad uno scheletro. Neferata, la regina dell'antica città di Lamhia, rimase piacevolmente impressionata dalle scoperte dell'oscuro stregone (ormai necromante) e strinse con lui un patto:  lei gli avrebbe messo a disposizione laboratori e quant'altro gli servisse, in cambio però lui avrebbe dovuto trovare il modo di farla vivere in eterno ed eternamente giovane. Nel suo nuovo laboratorio, Naghasc, raggiunse un livello di potere molto elevato, ma non riuscì ancora ad esaudire le richieste della regina; un giorno pero' venne portata una strega Drow, che rivelò a Nagash alcuni segreti su di un manufatto elfico chiamato "Calderone di sangue". Questa rivelazione spinse Naghasc a studiarne tutti i segreti; poco tempo dopo, egli trovò l'anello mancante al suo incantesimo e produsse l'elisir della vita eterna. La Regina ne fu' compiaciuta e lo bevve con gran ingordigia; quando ebbe finito di bere, il cuore della Regina stessa cessò di battere... Era nato il primo Vampiro. I suoi discendenti divennero noti come i vampiri Lahmian.
LINEE DI SANGUE
I vampiri, come d'altronde tutte le razze, si dividono in varie sottorazze o, nel loro caso, linee di sangue; essi derivano dagli stessi antenati che in seguito però hanno subito dei cambiamenti dovuti ad adattamenti o a necessità e sono: Lamhie, Conti Vampiro, Strigoi, Dragoni Sanguinari, Negrarchi

Le Lamhie sono i primi Vampiri, o per meglio dire Vampiresse, apparsi sulla terra (difatti la prima Vampira apparsa è Lady Nefherata). Le Lamhie sono donne, perchè Neferata voleva una sorellanza che potesse diffondersi facilmente nelle corti degli altri paesi (chi sospetterebbe mai di una fanciulla così innocente e graziosa?). Le lamhie sono immuni alla luce del sole, possono trasformarsi in corvi, gatti per evitare di prendere fuoco. Vivono nelle corti, diventando le mogli di re, Principi, nobili ricoprendo così ruoli rilevanti nell'alta società. Sono molto agili, abili a fare incanti. Difficilmente scendono a lottare in campo. Preferiscono dedicarsi a vari intrighi.
LAMHIE IMPORTANTI
NEFERATA
Neferata

Le leggende narrano di un'antica Regina Vampiro che abita un alto picco dei Monti dei Confini del Mondo. Molti credono sia solamente un racconto da vecchie comari, ma alcuni studiosi conoscono la verità. La Regina dei Misteri esiste veramente ed i sapienti la chiamano Neferata, che nell'antica lingua di Nehekhara, la terra dei morti, vuol dire "colei che è bella nella morte". Si dice sia la stessa Regina Vampiro che sfuggì al saccheggio di Lahmia. Se ciò fosse vero, ella deve essere veramente antica, in quanto, da quei tempi, le acque del grande fiume Mortis scorrono ormai da tremila anni. Le leggende narrano che ella creò una sorellanza di vampire Lahmie per servirla e fu lei stessa a generarle tutte per mezzo del proprio sangue. Fisicamente si dice che Neferata sia di bellezza impareggiabile. I neri capelli intrecciati incoronano un amabile viso ed è ancora incantevole come in gioventù, anche se la pelle è bianca come l'alabastro ed i lunghi anni di malvagità hanno lavato ogni traccia di pietà e compassione dai suoi occhi. Ha le sembianze di una giovane vergine e solo negli occhi gialli è possibile leggerne l'antica e corrotta sapienza, i suoi ricordi, infatti, giungono sino ai tempi in cui Zandri e Numas erano città formicolanti di vita e la gente del Grande Fiume costruiva ancora le piramidi. Il covo di Neferata è situato sul più alto picco dei Confini del Mondo, il cui nome è Picco Argento. Da qui controlla i propri servitori Nonmorti e si avventura a caccia di sangue. Il suo antro è un alveare di passaggi segreti, tunnel e camere che creano un titanico labirinto. Le trappole per gli incauti ed un esercito di creature Nonmorte ne fanno uno dei più pericolosi luoghi del mondo conosciuto.Al centro del labirinto di

Picco Argento si trovano le camere di Neferata.Le sue opulente sale sono un eco dello splendore del palazzo reale di Lahmia. Dimenticati tesori, maschere d'oro e rare gemme luccicano nelle tenebre, illuminate solo dalla fioca luce di teschi argentati che fungono da lampade. qui Neferata giace su un divano, sorseggiando il sangue di bei giovani da coppe dorate ed ascoltano la musica delle arpe, dei flauti e dei liuti che i servitori Nonmorti suonano per intrattenerla. Le Vampire della sorellanza delle Lahmie sono i suoi occhi e le sue orecchie nel mondo e , sfruttando le informazioni contenute nei loro rapporti, ella pianifica e tesse una tela di intrighi. La Regina sogna infatti di rendere schiavi tutti i Vampiri del mondo conosciuto e tornare all'antica Lahmia alla testa di un'armata di Nonmorti, per reclamare il trono e ricostruire il Tempio del Sangue. Neferata si diverte a sedurre gli uomini mortali di animo puro ed a farli cadere in disgrazia. Ella è particolarmente attratta dai Cavalieri Bretoniani, in quanto reputa il loro codice cavalleresco facile da aggirare. Conserva alcune vittime come amanti, mentre le altre le priva semplicemente del sangue, i favoriti vengono trasformati in servitori Nonmorti, anche sono pochi quelli che la soddisfano abbastanza a lungo da guadagnarsi il Bacio di Sangue. A volte i Cacciatori di Streghe o i Cavalieri Bretoniani raccolgono le proprie truppe per ripulire Picco Argento. Quando giungono le loro armate, ella si desta dal proprio ozio edonistico e impartisce terribili comandi ai servitori Nonmorti. In tali occasioni Neferata può comandare un'armata di migliaia di Zombi, Spettri ed altre oscure e malvagie creature. Nessuno che abbia attaccato Picco Argento è mai tirnato, se non come servitore di Neferata. Neferata conta pochi pari nella lotta, in quanto è la Regina dei Misteri ed è potentissima nella sua furia. Possiede gran parte della conoscenza magica persa durante la distruzione di Lahmia, tra cui antichi rituali e misteri di sua esclusiva conoscenza.
Geneviève Dieudonné

 Geneviève Dieudonné è un personaggio che appare in un certo numero di opere di Kim Newman. E’ una bella bionda femmina vampiro, trasformato da il vampiro più anziano Chandagnac quando aveva sedici anni. Anche se lei è ha circa 400 anni, somiglia ancora una sedicenne. Secondo Newman, il suo nome viene da una donna che conosceva una volta, mentre il suo cognome deriva dal romanziere Albert Dieudonné Nella cornice immaginaria di Warhammer Fantasy, Genevieve è nato a in Bretonnia nell'anno 1839 del calendario imperiale. Nel 1855 ricevette il bacio oscuro da Chandagnac, e viaggiò con lui per qualche tempo. Le loro destinazioni incluse l'Impero , Cathay (dove ha studiato arti marziali e magia), e l’Arabia (dove era una schiava). Dopo la morte di Chandagnac's, ha lavorato in una taverna vampiro per un secolo, prima di entrare in una banda di avventurieri. Durante questo tempo lavorò come mercenario , spia , attrice (per un singolo spettacolo), cortigiana, vagabonda ed assassina . Dopo aver svelato un complotto che stava per scatenare una guerra tra vampiri e umani, sposò il suo amante, il drammaturgo Detlef Sierck.


CONTI VAMPIRI

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I Von Carstein sono vampiri un po' stereotipati, modellati molto alla maniera di Dracula. Sono i discendenti di Vashanesh, il marito di Neferata's. Tuttavia, la maggior parte della storia della linea di sangue si perde: in particolare, non si hanno notizie del periodo tra la partenza di Vashanesh dalla città di lahmia e l’emergere di Vlad. Alcuni sostengono che Vlad e Vashanesh sono la stessa cosa, ma nessuno può confermarlo. La storia di Vlad prima di quella notte non è chiara. La storia dei Conti Vampiro comincia nella terra di Lahmia, nel deserto di Khemri. Alkadizzar il Conquistatore aveva preso il regno di Lahmia e ucciso i suoi abitanti. L'invasione Non-morta del Necromante Nagash lasciò la questione in sospeso e la guerra di Nagash diede abbastanza tempo ai vampiri di risvegliare i loro sudditi, farli diventare non-morti e fuggire al più presto. Poi, dopo un lungo viaggio, arrivarono nelle vaste terre a nord del deserto, ma anche lì vennero scacciati dai pelleverde appena arrivati da est. Dopo molti anni di guerre arrivarono nell'Impero e si stabilirono in Sylvania. I Von Carstein vivono da più di 500 anni nella provincia Imperiale del Wisseland, in una delle terre più corrotte e malvagie dell'Impero: La Sylvania. Qui  i Conti Vampiro comandano il loro paese dal palazzo di Drakenhof e chiunque vi sia entrato non è mai tornato per raccontarlo. La linea di sangue è stata creata da Vlad quando sposò Isabella, la notte in cui suo padre , il conte di Sylvania, morì. A quel tempo in Sylvania regnava il pazzo Otto von Drak, che aveva una figlia, Isabella Von Drak. Il conte non accettava nessuno dei pretendenti che aspiravano alla mano della figlia, arrivando in punto di morte senza un erede. Sul suo letto, il pazzo giurò che avrebbe dato in sposa Isabella ad un demone, piuttosto che lasciare il regno al fratello. Quella notte al castello si presentò uno straniero, avvolto nelle tenebre. L'uomo chiese la mano della ragazza, presentandosi come Vlad Von Carstein. Il conte acconsentì, morendo poco dopo. Vlad terrorizzò per secoli la Sylvania e l'impero, grazie al potere del suo anello non poteva morire. Fu sconfitto dal grande teogonista Wilhelm III dopo che l'anello gli fu sottratto. A Vlad successe Konrad Von Carstein che venne sconfitto dai nani. Dopo Konrad ci fu il regno di Mannfred Von Carstein, il fratello maggiore di Konrad che durante il suo regno era in viaggio alla ricerca dei libri di Nagash. Una nuova alleanza di uomini e nani sconfisse l'esercito di Mannfred nella Palude Infernale. Questi cercò di scappare ma venne intercettato dal conte dello Stirland il quale lo maciullò con la sua Zanna Runica, ma il corpo del vampiro non venne mai trovato, e si dice che tutt'oggi sia ancora vivo.
PERSONAGGI SPECIALI
VLAD VON CARSTEIN Torna su
Vlad Ed Isabella Von Carstein

Il regno di Vlad: La storia di Vlad non è nota, fino al suo arrivo al castello di Drakenhof Castello, dove viveva il crudele conte elettore di Sylvania, Otto von Drak. Otto von Drak era il capo della famiglia von Drak (ed il padre della futura moglie di Vlad). Era un uomo squilibrato che avrebbe ordinato l'esecuzione di contadini semplicemente per dimostrare un punto, impose tasse incredibilmente alte, terrorizzava i suoi sudditi ed odiava tutti. Non aveva eredi maschi ma solo una figlia: Isabella Von Carstein. Otto rifiutò di sposare la figlia per non perdere il suo potere, fu solo sul letto di morte, nell’anno 1797, che decise di darla in moglie ad uno sconosciuto, giurò infatti che avrebbe preferito far sposare un demone a sua figlia piuttosto che lasciare che il suo odiato fratello Leopoldo ereditasse il trono. In quel momento Vlad arrivò a Drakenhof e chiese la mano di Isabella. Il matrimonio ebbe luogo nella stanza di Otto pochi minuti prima che morisse. Subito dopo Isabella chiese all’uomo di sbarazzarsi di Leopold, Vlad gli strappò il cuore, lo defenestrò. Vlad assoggetto tutte le province della sylvania e la governò per duecento anni. Durante quel lungo periodo Isabella si ammalò, Vlad fu colpito dal dolore al pensiero di perdere sua moglie (per quello che era iniziato tra loro come un matrimonio di convenienza rapidamente sbocciò in amore profano e la coppia era inseparabile). Isabella pregò Vlad di darle il bacio oscuro in modo che potessero stare insieme per l'eternità. Vlad capì che non poteva sopportare l'eternità senza di lei, e così concesse ad Isabella la vita eterna. Nel 2010, Vlad recitò I versi di uno dei nove libri di Nagash per richiamare una vasta orda di non morti pronti ad obbedirgli. Iniziò la sua lotta all’impero, distrusse lo Stirland Ostermark e si mosse verso Middenland, e per quarant'anni, i suoi eserciti imperversarono in tutta la terra. Molte volte durante i combattimenti, Vlad fu ucciso in battaglia, purtroppo per l'Impero, Vlad Von Carstein indossava il Ring, un talismano di fenomenale

potere rigenerativo che gli consentiva di recuperare anche le ferite più mortali: esempi di questo furono la battaglia di Bluthof, dove Von Carstein cadde per mano del conte di Ostland o la battaglia di Schwartzhafen nel 2041, quando Von Carstein era stato abbattuto da Jerek Kruger, Gran Maestro dei Cavalieri del Lupo Bianco. L’anno dopo Vlad ebbe la sua vendetta su Kruger, uccidendolo alle porte della città di Middenheim. Nel 2051, Vlad assediò Altdorf , l'assedio durò per molti mesi e le speranze dell’impero iniziarono a scemare. Tuttavia, il Grande Teogonista Wilhelm Terzo rifiutò di arrendersi. La notte prima, dell’attacco di Vlad, Wilhelm inviò Felix Mann, il più grande ladro del tempo, per rubare anello leggendario di Vlad, fonte della sua immortalità (alcuni dicono che Wilhelm seppe dei poteri dell’anello da un traditore, Mannfred). Mann riuscì a sottrarre l’anello del vampiro mentre lui dormiva dopo di che scomparve senza essere mai più visto. Quando Vald si rese conto del furto, subito marciò verso la città, i vampiri spazzato via tutti quelli che stavano contro di loro. Quella notte il grande teogonista Wilhelm in cima alle mura di Altdorf decise di sacrificare se stesso per distruggere Von Carstein Entrambi, uomo e mostro, furono impalati sui pali collocati al di sotto della merlatura, con un urlo terribile, il conte morì, ucciso per l'ultima volta. Dopo la morte di Vlad I suoi eserciti si ritirarono ed il campo di Vlad fu saccheggiato dagli Imperiali. Tra i resti furono trovate le copie del Liber Mortis e uno dei nove libri di Nagash che furono nascoste nel Tempio di Sigmar. Quando Isabella scoprì della morte dell’amato, decie di toglersi la vita piuttosto che trascorrere l’eternità senza il suo conte. Si impalato su un palo e raggrinzito, proprio di fronte agli occhi del Pretender Altdorf Ludwig e sue guardie del corpo. Dopo che Vlad fu ucciso nel duello con il Grande Teogonista, c'erano sei pretendenti per il trono di Sylvania: Konrad, che ebbe la meglio, Fritz, che fu ucciso da Jon Skellan, durante un tentativo di assediare Middenheim, Hans, ucciso in una lite con Konrad, Pieter, ucciso da Cacciatore di Streghe (Helmut van Hal), Jerek fu sconfitto in una battaglia con Konrad e fuggì dalla  Sylvania e Mannfred che all’epoca era in viaggio
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Il regno di Konrad. Konrad von Carstein è descritto come il più feroce e sanguinario Von Carstein. Lui è il fratello più giovane di Mannfred (Vlad lo ha generato dopo Manfred). Nessuno sa perchè Vlad decise di vampirizzarlo ma è certo che il vampirismo ha fatto poco per allontanare Konrad dalla realtà. Bruciò intere città perché non gli piaceva il loro odore scontento, condannò sua madre per aver commesso il reato di dargli la vita, durante la campagna di Vlad, Konrad fu designato come boia di Vlad, uccidendo chiunque disubbidisse. Dopo la sconfitta e morte di Vlad, Konrad formò la sua unità, il Hamaya, costituita dai più fidati membri dei vampiri tra questi Jerek von Carstein. Sbarazzatosi dei concorrenti al trono egli prese il potere. Konrad era un macellaio vizioso sia dentro che fuori il campo di battaglia. Volendo emulare le vittorie di Vlad, Konrad decise di marciare sull'impero in diverse occasioni. Non aveva il talento di necromante così ne assoldò alcuni. La sua orda di non morti era così grande che sarebbe stata in grado di trionfare contro qualunque forza tuttavia Konrad era un pessimo generale. Tra le battaglie famose vi furono quella contro Altdorf, Talabheim e Marienburg . Helmut, conte di Marienburg, fu ucciso da Konrad, prima che il vampiro venisse sconfitto nella battaglia di Grim Moor da un'alleanza di Nani e gli uomini, in quell’ultima battaglia I necromanti gli si rivoltarono contro e la sua orda di non morti crollò ed il vampiro fu ucciso dal Nano Thane Grufbad Steelhelm

MANNFRED Torna su
Mannfred Von Carstein

Il regno di Mannfred Mannfred Von Carstein è stato generato da Vlad nei giorni prima del suo arrivo a Drakenhof. Rinunciò al trono dopo la morte di Vlad, decise di rimanere nell'ombra, lasciando che gli altri contendenti si distruggono tra loro prima di assumere il pieno controllo di Sylvania. Viaggio con Jon Skellan, un cacciatore streghe vampirizzato da uno dei servitori di Vlad, andarono in giro ad alimentarsi di fanciulle per diffondere il terrore e la discordia. Dopo aver distrutto la famiglia regnante di Nuln in una sola notte di festa, Mannfred considerò il suo lavoro finito. Rimandò Skellan in Sylvania da Konrad e viaggiò a sud di Khemri, dove si procurò uno dei libri rubati a Nagash. Dopo la morte di suo 'fratello' Konrad, Mannfred preso il potere e tornò a Drakenhof a bordo di un 'Black Ship' che rapidamente divenne tristemente noto nell'Impero. Propose una tregua con le altre linee di sangue come le Lamhie di Nuln. Manndref decise di marciare verso l’impero attraverso le vie sotterranee degli skaven. Attaccò in pieno inverno e l’esercito imperiale non fu in grado di fermarlo. Mannfred, a differenza di Vlad, non mostrò pietà per nessuno, uccideva tutte le sue vittime. Quando Manfred giunse ad Altdorf nell'inverno del 2032 trovò la città vuota ed il Grand Teogonista, Kurt III, tra merli a leggere la grande magia del Liber Mortis. Mentre il suo esercito di non morti sbriciolava in polvere intorno a lui, Mannfred fu costretto a ordinare una

ritirata precipitosa. Marciò poi verso Marienburg, con l'intenzione di catturare il porto, ma il suo attacco fu sventato dall'esercito di Marienburg e dai loro alleati Alti Elfi, che con una magia, scagliarono una marea contro Mannfred al punto cruciale della battaglia. Gli anni seguenti videro Mannfred e l’impero giocare al gatto ed il topo fino a quando nel 2045, gli Imperiali lo respinsero in Sylvania nelle paludi di Hel Fenn, qui vi fu l’ultima resistenza di Mannfred contro un'alleanza di truppe dell'impero e Nani. Con l'aiuto del vampiro rinnegato Jerek il, Principe Martin di Stirland mise Mannfred con le spalle al muro mentre cercava di fuggire e lo uccise con la sua Runefang. Il corpo di Mannfred rimase nelle paludi di Hel Fenn e non fu mai trovato. O così sembrava… Secoli dopo Mannfred fu resuscitato da un negromante di nome Schtillmann che fu poi ucciso dal famigerato Nano Sventratore, Gotrek Gurnisson , il sangue del necromante cadde sul cadavere Mannfred, la qual cosa consentì la sua risurrezione. Si dice che sia stato Mannfred a scrivere il Liber Necris una sorta di enciclopedia che descrive la sua specie.
Von Carsteins  Minori
Isabella von Carstein E’ la moglie di vlad, una bellissima, pallida con i capelli scuri. Era la figlia di Otto von Drak che la diede in sposa a Vlad per non far succedere il trono al fratello Leopold. Vlad era tranto bella qwuanto folle e perfida. La sua unione con Vlad nata dalla convenienza si trasformò in un grande amore. Qualche anno dopo il matrimonio Isabella contrasse una grave malattia e fu vampirizzata in punto di morte da Vlad. Era l’amata del conte vampiro, il solo essere capace di calmarlo e di cui si fidava. Isabella si tolse la vita il giorno dopo la morte di Vlad
Jerek von Carstein era un gran maestro cavaliere del Lupo bianco che affrontò Vlad uccidendolo. Quando Vlad tornò si vendicò di lui vampirizzandolo in cima ad una guglia del tempio di Middenheim. Fu l’ultimo essere vampirizzato da Vlad. Jerek era disgustato dai suoi fratelli e si considerava né umano né vampiro, ma diviso tra i due. Fu sconfitto in una battaglia con Konrad e mentre kornrad lo credeva morto, fuggì dalla Sylvania, viaggiando alla ricerca dell’anello dei Carstein per contrastare la linea Von Carstein. Nella battaglia ad Hel Fenn, ha contribuito alla alla vittoria umana strappando la mano sinistra Mannfred, che portava l'Anello Carstein rendendolo così una facile preda per Martin di Stirland. Si dice che si allontanò con l’anello murando se stesso in un luogo sconosciuto. Jerek Kruger riconobbe che la creatura prima di lui era un uomo e non una bestia non morta, conservò la sua umanità persino dopo aver perso la sua anima.
Fritz von Carstein Un altro dei fratelli Konrad. Ha tenuto il potere attraverso un harem di belle vampire di sesso femminile. Tentò inutilmente di uccidere Konrad nel sonno mandando degli assassini. Nella battaglia contro i lupi bianchi fuori Middenheim, Fritz fu ucciso da Skellan.
Pieter von Carstein Konrad lo descrive come il più piccolo della cucciolata Von Carstein, ridotto a furtivamente in giro in cerca di avanzi come un animale. Pieter fu inviato a condurre un esercito contro Nuln, non era un leder ed era troppo orgoglioso per ascoltare gli ordini di Jerek, fu proprio Jerek che per vendicarsi, lo consegnò in primavera al cacciatore di streghe Van Hal
Hans von Carstein il più enigmatico e meno di successo Von Carstein. Fu ucciso in una lite con Konrad il quale lo decapitò
Constantin von Carstein Non un vero von Carstein quanto tale, ma ha permesso di portare il nome.

Strigoi

Gli Strigoi sono Vampiri mutati per via della loro alimentazione; difatti essi non bevono sangue di esseri viventi ma bensi' di morti. Gli strigoi, in antichita' erano vampiri potenti che dominavano la terra di "Strigos", una stupenda landa fiorente. Il fato volle che la terra di Strigos data la sua ricchezza attirò l'attenzione dei pelle-verde, che dopo vari tentativi decisero di attaccare in massa (anche se non molto organizzati). Ci furono molte sanguinose battaglie e la popolazione di Strigos venne trucidata; solo i vampiri che regnavano su quelle terre riuscirono a salvarsi (difatti essi fuggirono visto l'incapacità di poter nuovamente usufruire delle ricchezze di quella terra e di non potersi nutrire di sangue se non quello dei pelle verde, che si sa e' molto amaro, difatti e' nero). Gli Strigoi vagarono a lungo alla ricerca di una nuova terra, ma ovunque andassero venivano cacciati, di giorno da cacciatori di vampiri e di notte da altri vampiri (con l'intenzione di proteggere il loro territorio). Questa caccia impediva agli Strigoi di nutrirsi di sangue fresco, perciò cercarono rifugio nei cimiteri dove disseppellivano i cadaveri appena sepolti per nutrirsi del loro sangue; questo alterò il loro aspetto: i vampiri che bevono sangue di morti subiscono una mutazione che li rende simili enormi bestie con ali da pipistrello, lunghi artigli e zanne, corpo massiccio e muscoloso con pelle estremamente coriacea. Questa mutazione gli fece perdere ogni cognizione umana rendendoli cacciatori brutali ed istintivi. Gli strigoi, rispetto gli altri vampiri, hanno un potere necromantico minore ma comunque in grado di evocare dei servitori dalla morte. Gli Strigoi usano circondarsi di Ghoul (un particlare tipo di non morti che si nutre di cadaveri), da li il nome "Re dei Ghoul). Tempo dopo la loro cacciata da Strigos il vampiro Lord Strigoi, riunì

intorno a se un'orda di Ghoul (e di altri non morti) andando alla riconquesta dell'antico regno di Strigos. Nella battaglia molti pelle verde furono sterminati e ricacciati da dove erano venuti. Ora il Lord Vampiro Strigoi domina sulle antiche rovine di Strigos.

NECRARCHI

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Necrarca
I Necrarchi sono dei Vampiri dediti alla Necromanzia; tali sono le loro conoscenze che riescono a mantenere "vivo" il loro organismo nutrendosi di sangue solo una volta la settimana; ciò li rende simili a cadaveri ed in perenne putrefazione, tuttavia, se un Necrarca, beve sangue di un umano può riprendere l'aspetto che aveva in vita. I Necrarchi hanno un singolo fine nella loro "vita": sterminare la vita sulla terra facendola sprofondare nel silenzio e nell'ordine della non morte. Tutti i necrarchi hanno un esteso potere necromantico, che usano per evocare orde di non morti conrto i loro nemici. A questi particolari vampiri serve continua materia da ricerca (quali cadaveri) e sangue fresco per nutrirsi, e quale modo migliore se non creare segrete alleanze con i reietti della società per procurarsi ciò che gli occorre?.
NECRARCHI IMPORTANTI
MELKHIOR: I Necrarchi sono i più riservati e incomprensibili tra i Vampiri immortali e nessuno di essi lo è più di Melkhior, il più antico dei Necrarchi. Melkhior vive lontano dagli insediamenti umani e la sua torre segreta nella grande Foresta delle Ombre è nascosta alla vista da astuti incantesimi. Nella più alta camera della torre, il più antico dei Vampiri lavora da solo. E' corrotto, irrimediabilmente malvagio e completamente folle. Melkhior compie esperimenti con le creature viventi, cercando di scoprire come sia possibile far comprendere loro i benefici della nonmorte e come possano superare la paura della morte. Innumerevoli uomini sono stati uccisi a causa dell'ossessione di Melkhior, ma la risposta rimane ancora nascosta.

Dolore, sofferenza e terrore lo affascinano. I sotterranei e le camere delle torture della nera torre sono colme di prigionieri sventurati, che affrontano agonie indescrivibili per soddisfare la curiosità di questo folle Lord Vampiro. La Fortezza di Melkhior è un monumento alla sofferenza ed al terrore, colma dei risultati dei suoi insani esperimenti: Zombi sospesi tra la vita e la morta, teste mozzate che urlano senza posa nell'oscurità , arti che arrancano nei neri corridoi ed innumerevoli altri orrori creati dalle malvagie arti di Melkhior. Di tanto in tanto l'antico Vampiro guida i suoi servitori Nonmorti fuori dalla fortezza, in cerca di nuove vittime per i propri esperimenti o per ingrossare le legioni che lo proteggono. Quando ciò accade, le armate di Zombi comandate dai corrotti accoliti di Melkhior escono dalla foresta a caccia di viventi da riportare al proprio padrone. Normalmente la conoscenza che i Vampiri hanno nelle arti necromantiche è limitata dalla loro condizione di Nonmorti. Melkhior, invece, avendo migliaia di anni di esperienza in tali materie, ha quasi le stesse conoscenze dei più potenti Necromanti. E' così impregnato di magia nera da essere ormai parte più del mondo dei morti che dei vivi ed è decomposto a tal punto da essere ormai poco più di un fetido, scheletrico orrore. I suoi occhi sono due pozzi di oscurità che rispecchiano la parte più malvagia di ciò che vedono ed un'aura di morte pesa costantemente attorno a lui. Nella completa oscurità della sua fortezza infernale , l'antico Vampiro scrive su pelle umana e dipinge terrificanti scene di un mondo senza creature viventi, in cui solo i morti camminano liberamente e contorti alberi rinsecchiti punteggiano l'arida e brulla campagna. Melkior dichiara dipingere visioni del futuro, frammenti di un tempo a venire. Forse le sue visioni sono veritiere ed il mondo conosciuto è destinato ad un orribile esistenza di nonvita.

Dragone Sanguinario.

Draghi di sangue sono cavalieri caduti , solitamente del regno della Bretonnia , sono abili combattenti che non hanno particolari desideri di comando. Il loro obiettivo è quello di trovare il Graal per riuscire a padroneggiare il combattimento ed ottenere la capacità di sopprimere definitivamente il bisogno di bere sangue umano per sopravvivere. Il loro capo è Abhorash. Abhorash era il più grande guerriero di Lahmia, per lui l’onore era al di sopra ogni altra cosa, tanto che quando Neferata contaminò la nobiltà della sua corte con il vampirismo, Abhorash inizialmente si rifiutò di nutrirsi del sangue del suo popolo e lottò disperatamente per controllare la sua furia. A alla fine però, la sua sete crebbe così grande che macellò una dozzina di uomini e donne in una notte di sangue. Si dice che pianse lacrime di sangue per le anime che aveva ucciso. Abhorash era al fronte della difesa Lahmia quando il re sacerdote aggredì ed uccise centinaia dei propri guerrieri, fino a quando i gradini del palazzo reale e il tempio Neferata furono coperti di sangue. Nonostante la sua grande abilità di combattimento, gli eserciti dei Re Prete erano troppi per la sconfitta: Lahmia fu saccheggiata, i suoi popoli ridotti in schiavitù, gli aristocratici non morti furono uccisi. Abhorash fu maledetto per aver portato la distruzione sulla sua amata città e si avviò in

esilio seguito solo da pochi e fidati seguaci. Egli insegnò ai suoi seguaci che l'abilità nel combattimento e l'onore in battaglia sono le uniche misure di grandezza e che avrebbero dovuto bere solo dai grandi combattenti, per Abhorash solo I deboli bevono dagli impuri. Alla fine i suoi viaggi lo portarono ad una grande montagna avvolta dalle fiamme eterne, ignorando i consigli di tutti i suoi seguaci, Abhorash scalò il lato di questa montagna di fuoco. Quando raggiunse il suo vertice, un drago rosso di dimensioni immense emerse dal cratere e il Signore salì su di lui per testare la sua abilità, Abhorash estrasse la spada e si preparò a combattere il grande dragone. I due combatterono per l'intera notte e alla fine il vampiro è vinse. Mentre il drago agonizzava, Abhorash si avventò sul suo collo e bevve avidamente. Inebriato dal sangue del drago, Abhorash capì che la sua ricerca era finita, lui non desiderava la linfa vitale degli uomini. Inviò i suoi seguaci ad andare avanti nel mondo e comandò loro di padroneggiare le arti del combattimento e la sete di sangue. Quando I suoi seguaci sarebbero tornati sarebbero andati in guerra. Si dice Abhorash aspetta ancora la montagna, in attesa del giorno in cui si ricongiungerà ai suoi seguaci. Altri famosi draghi di sangue sono: Walach Harkon (che ha sfidato e sconfitto l'intero Ordine del sangue di drago da solo), Il Duca Rosso e Varison.

Al di là delle Malelande, esiste un grosso deserto che molto tempo fa costituiva la piana di Nehehakra dove esistevano due città lungo il fiume Mortis: Zandri e Numas. Le due città si fecero la guerra per millenni, combattendo per il dominio sulla piana. Oggi non esiste nulla, se non le due città dove risiedono numerosi cacciatori di tesori che scompaiono nel nulla. Alcuni sopravvissuti parlano di morti che camminano e difendono i tesori, ma nessuno crede a queste sciocchezze. Il Deserto dei Morti confina con l'Arabia a Sud, con le Malelande a Nord, con il Golfo Nero a Ovest e con la Via della Seta a Est. È caratterizzata da dune di sabbia, fiumi seccati e tempeste che si susseguono a non finire. Il paesaggio è brullo e arido e chi vi si addentra di solito muore di sete o diventa pazzo. La grande città di Khemri domina su tutte le altre città della zona per bellezza e maestosità, essa è l'unica impronta di civiltà rimasta assieme alle rovine dell'antica civiltà nehehakriana. Si dice che nel deserto i morti si destano e seguano i comandi del Grande Settra, il loro Primo è più grande Re, il quale giurò di distruggere Nagash il Maledetto, il Necromante che annientò Nehekhara nella sua epoca d'oro.
STORIA

Il Regno di Nehehakra nacque nel 1300, in una valle fertile e divisa in due territori, Zandri e Numas, che si combattevano fra di loro. Tutto questo durò fino all'arrivo di Settra, Re dei Re. Costui riunì le due città e costruì una nuova città, sua capitale: Khemri, da cui prese nome l'intera vallata. Poi arrivò il Necromante Nagash e con lui la rovina. Finì così il primo periodo khemriota. Il secondo dura ancora adesso: sotto il controllo di Settra, armate di Khemrioti non-morti proteggono le loro tombe o reclamano i loro antichi domini delle Malelande, come pochi anni fa, quando i Goblin resistettero abbastanza per l'arrivo delle armate non-morte.

CLASSI
L'esercito di Khemri è un esercito guidato da mummie e rimesso in vita da potenti sacerdoti. Essi non moriranno mai, se non dopo la morte del loro sacerdote. Questa è la lista:
• Re del sepolcro: Dotatelo sempre della Armatura dello Scorpione che garantisce benefici nella risoluzione di combattimento per il vostro re.
• Sommo Sacerdote Liche: Potente mago
Sacerdote liche: L'esercito infatti può esistere solo grazie alla magia dello Ierofante (che sarebbe il Liche più importante tra i Sacerdoti). Ogni Liche possiede quattro incanti. I Liche non falliscono mai un incantesimo, salvo che il nemico non tenti di disperderli.
• Porta icona: il portatore dello stendardo da battaglia.
Guerrieri scheletri:
Guardiani del sepolcro: Più corazzati, resistenti e armati degli scheletri, rappresentano la tipica unità d'elite di un esercito di Khemri.

 

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